Consigli tecnici sull'impiego degli stratificati industriali
Stratificati tecnici - Materiali compatti Teknotex. Pagina 3 di 6

Le materie plastiche sono raggruppate in due principali famiglie: termoindurenti, le quali dopo la trasformazione raggiungono uno stato fisico irreversibile con il calore e con comuni solventi e possono essere solo carbonizzate, e termoplastiche, che sono suscettibili, in modo diverso, a rammollirsi con il calore; la maggior parte di esse possono essere rimacinate e riciclate.

Se la maggior parte dei termoplastici sono utilizzati allo stato puro, i termoindurenti più usuali sono costituiti da resine sintetiche agglomeranti delle cariche. Le cariche contribuiscono a conferire al prodotto finito le sue caratteristiche principali. Gli stratificati industriali utilizzano cariche attive a elevata resistenza: carta o tessuto, che formano l'armatura e conferiscono caratteristiche meccaniche elevate al prodotto finito.
Queste cariche sono

• di carta cellulosa ad alta resistenza per il TEKNOTEX Etk

• in tessuti ceramici o cotone nel caso del TEKNOTEX Ftc

• di tessuto di vetro nel caso del TEKNOTEX Etv

Dopo aver impregnato ripetutamente questi supporti in modo che il prodotto finito sia composto dal 50% di carica e dal 50% di resina, i rotoli di tessuto vengono tranciati in fogli che vengono sovrapposti gli uni agli altri e immessi in presse idrauliche ad alta pressione e temperatura. Sotto l'azione congiunta di calore e pressione, i fogli si agglomerano e formano la lastra, le cui caratteristiche meccaniche ed elettriche saranno diverse a seconda del senso degli strati del prodotto finito e più precisamente:

• le caratteristiche elettriche del TEKNOTEX Etk e principalmente la rigidità dielettrica sono diverse a seconda che si rilevino o meno perpendicolarmente agli strati (figg. 1, 2, 3)

• le caratteristiche meccaniche del TEKNOTEX Ftc sono molto diverse se misurate nel senso dello spessore o nel senso della larghezza (figg. 4, 5, 6)